mercoledì 18 settembre 2013

OT: Quando la cucina passa in secondo piano

Uso raramente il blog per qualcosa di diverso dalla cucina, ma stavolta voglio condividere con voi un pensiero. Oggi Lucia Annibali compie gli anni. Lucia è stata sfregiata con l'acido dal suo ex lo scorso aprile. Fino ad ora ha subito sette interventi, le sue labbra possono di nuovo sorridere e i suoi occhi vedere il mondo. Lucia ha deciso di usare quel viso, quegli occhi e quel sorriso per ricordare al mondo quello che è successo, perché tutti facciamo in modo che non accada più. Per questo voglio augurarle buon compleanno! Lucia, non i conosciamo, altrimenti ti porterei una torta! :)
Se credete, mandatele gli auguri anche voi!



More info dal blog Zelda Was a Writer
Buongiorno a tutti, Amici!
Avevo in mente un altro post ma ieri mi sono imbattuta in questo articolo di Giusi Fasano per il Corriere della Sera, dedicato a Lucia Annibali, aggredita con l’acido a Pesaro, il 16 aprile scorso, mentre rientrava a casa dalla palestra. Ci sono tre persone in carcere per questo abominio senza nome e motivazione: due sicari e un mandante, il suo ex fidanzato.
Ieri mi sono asciugata le lacrime e a un tratto le priorità hanno subito una rapida inversione a U.
La forza di Lucia, il suo coraggio, questa tenacia sempre propositiva, sempre lucente, sono la mia speranza, sono un fatto assolutamente mio. Mio, come di tutti voi. Non di sole donne, ma di persone: di donne e di uomini, perché non è in campo una lotta di genere ma l’urgente necessità di un’educazione alla libertà e all’amore.

Ieri ho pensato che noi possiamo fare moltissimo, che la nostra condotta può e potrà fare la differenza. Molti di voi sono padri e madri di futuri uomini e donne; altri hanno un’influenza importante presso vasti gruppi di amici e sostenitori e diffondono messaggi di grande impatto, meravigliosamente argomentati; altri, infine, impostano il loro quotidiano con grande rispetto per il gesto e l’azione e, sebbene ciò non finisca sui giornali, credo si tratti dell’attitudine più rivoluzionaria dell’attuale momento storico.
Noi possiamo iniziare ad alzare la mano e a prendere la parola, possiamo farlo con la leggiadria che ci contraddistingue, mai disgiunta, però, da un senso profondo e onesto del rispetto per sé e gli altri. Sarò pazza ma io ci credo moltissimo.
Ho scritto a qualche amico del web, invitandolo a partecipare a una FESTA DI COMPLEANNO VIRTUALE. Leggendo infatti l’intervista di Lucia, mi sono soffermata su una data: il 18 settembre 2013.
Ecco cosa dice Lucia a tale proposito:
«Il 18 settembre compio 36 anni e per me questo sarà anche l’anno zero. Sarò un’altra Lucia per tutta la vita, non posso continuare a nascondermi. Che vedano pure come mi hanno ridotta, non sono certo io che devo vergognarmi…»

Cari lettori, che ne dite di organizzare una magnifica festa di compleanno virtuale per Lucia?
Che ne dite di partecipare anche voi?

Non serve un blog e non servono neanche moltissime parole, bastano auguri di presenza e cuore, prodotti nel personalissimo modo che caratterizza ognuno di voi: una foto, un’illustrazione, una frase o un video.
Qualcosa che le faccia sapere che ci siamo. Che noi siamo la maggioranza.
Non i violenti, i facinorosi, i morbosi. Noi, persone semplici e presenti.
Se volete partecipare alla festa di compleanno virtuale per Lucia Annabali, mercoledì 18 settembre, alzatevi dal letto con il sorriso e usate tutta la socialità in vostro possesso per semplici auguri. Invitate anche la vostra rete di amici e lettori, se vi fa piacere, facciamo in modo di essere tanti! Una foto su instagram, un tweet, un post di blog, una tumblerata… le opzioni di diffusione non sembrano mancarci!
Non serve altro. Solo due hashtag (#tiguardonelcuore e #augurilucia), questo banner e la vostra meravigliosa fantasia.
«L’ho fatto per tornare alla vita. E in parte ci sono riuscita, ma la strada è ancora lunga. Sono grata a tutte le persone che ho incontrato, a chi ha avuto un pensiero per me, per aver reso incredibile il mio viaggio di ritorno… ogni giorno è un po’ più facile di quello precedente».
- See more at: http://zeldawasawriter.com/2013/09/ti-guardo-nel-cuore-un-invito-per-lucia-annibali/#sthash.4F3SnZOK.OFO9qBC1.dpuf

lunedì 9 settembre 2013

Torta di battesimo per Federico

Ecco un'altra torta decorata con pasta di zucchero!
Questa volta è per il piccolo Federico, i cui genitori super sprint hanno preferito una bella torta per salutare l'estate alla tradizionale bianca-azzurra.
L'interno è pan di spagna con ganache al cioccolato bianco e gocce di cioccolato fondente, con una semplice bagna al latte.


martedì 3 settembre 2013

Una domanda a tutti/e i/le blogger di cucina: le collaborazioni

Care amiche e cari amici blogger,
causa rottura della macchina fotografica sono un po' ferma con i post di ricette, ma ho una domanda che mi arrovella da un po'. Forse più che una domanda è uno spunto di dibattito, o forse è una ricerca di conferme o di smentite.
Spesso sui blog leggo di collaborazioni con questa o quella marca e, quasi la totalità delle volte, mi sembrano enormi marchette. Leggo di qualità quasi miracolose attribuite a conserve, pani, acque minerali, pentole, olii, tegami e chi più ne ha più ne metta. Descrizioni che rasentano il mellifluo.
Mi infastidiscono talmente tanto che, se la dichiarazione di collaborazione è nel corpo del post, lo chiudo subito, se è nell'anteprima o peggio nel titolo, non lo apro nemmeno.
Io ho una passione per la cucina veramente sfegatata, non ho un lavoro, per ora (e quindi qualche prodotto gratuito mi farebbe anche comodo), ospito pubblicità sul blog per racimolare qualche centesimo (in un anno e mezzo non ho raggiunto i 40 euro, comunque). Ma sulle collaborazioni non ce la posso proprio fare.
Ho trent'anni e cucino da 20 (padre molto all'antica, madre molto lavoratrice) e in questi vent'anni ho trovato una sola marca, per un solo prodotto, cui potrei fare pubblicità, perché è veramente migliore di tutte le altre marche.
Per il resto, crediamo davvero che la marca con cui collaboriamo sia la migliore, quella indispensabile, quella che senza di lei il piatto non riesce allo stesso modo? Oppure ci lasciamo sedurre da una cesta di prodotti e "svendiamo" la nostra passione per (è proprio il caso di dirlo) un piatto di lenticchie?
D'altra parte, però, vedo come questo meccanismo sia diffuso, e non posso pensare che tutti/e quelli/e che ne fanno uso siano degli sprovveduti. Oltre a ciò, credo che sono i cretini non cambino mai opinione e ancor di più credo che per contestare qualsiasi cosa, bisogna conoscerla a fondo.
Insomma, vorrei che qualcuno potesse farmi cambiare opinione, magari spiegandomi bene quali sono i costi/benefici delle collaborazioni, anche in termini "etico/morali", oppure raccontandomi la sua esperienza e le sue considerazioni in merito. Oppure, se c'è qualcuno che la pensa come (per ora) la penso io, che lo condivida.
Il tutto in modo civile ed educato, ovviamente.
Grazie.